I cinque sensi che partecipano nella stimolazione senso psicopercettiva sono il nostro primo strumento di mediazione con il mondo, perciò le attività ludiche integrano le persone, specialmente i bambini con e senza deficit.
L’avventura di questa proposta è iniziata proprio qui, nelle emozionanti percezioni del mondo esterno che , attraverso essi, sperimentiamo quotidianamente.

Spesso noi adulti ci dimentichiamo di queste percezioni, ma i bambini no, i bambini conquistano la realtà e se ne impossessano non solo per mezzo della vista e dell’udito ma soprattutto toccando, annusando, assaggiando, facendo apparire e scomparire ...
In questi spazi gioco sono stati collocati attività e materiali con caratteristiche diverse, i bambini incontrano e poi raccontano.
I bambini attraverso il gioco multisensoriale narrano se stessi, ma contemporaneamente diventano più consapevoli delle proprie emozioni e riescono ad attribuire un senso all’esperienza, a definire collegamenti fra il quotidiano e l’eccezionale, fra il passato e il futuro, tra l’uguaglianza e la diversità.

I valori degli scambi sociali attraverso il gioco aiutano i piccoli ad individuare anche i valori maggiormente presi in considerazione nella scuola, permettendo loro di fissare personali criteri di scelta e di mediazione, aiutano i bambini in situazione di svantaggio ad aumentare la autostima ed a sentirsi uguali in un “gioco di tutti”.
Integrazione quindi, come ricerca della riduzione della risonanza.
Canevaro dice che “l’integrazione non serve quindi solo per creare connessioni significative in noi e per funzionare meglio, ma anche per costruire relazioni coevolutive con un altro senza il quale la nostra esistenza viene annullata”.
Quindi vediamo in modo chiaro come, un percorso di attività ludiche coordinate come quello proposto dal progetto “Liberi di giocare nel verde”, interagiscono tra loro portando la proposta di un continuo cambiamento verso l’integrazione.

Prof. 
José Jorge Chade 

Cattedra di Pedagogia Speciale - Facoltà di Scienze della Formazione
Alma Mater Studiorum Università di Bologna